giovedì 13 febbraio 2020

Origini del Carnevale



Tra pochi giorni arriva la coloratissima festa di Carnevale. Vi siete mai chiesti da dove provenga e quali siano le sue origini?

Innanzi tutto questa festa è una vera e propria celebrazione della vita e dell'abbondanza. Il Carnevale trae origine da alcune festività antichissime che si tenevano presso i Sumeri e i Babilonesi, poi ereditate da Greci e Romani.

A cavallo tra febbrario e marzo si tenevano fastose processioni con particolari barche in miniatura trasportate su carri trainati da cavalli, adorni di drappi, piume e fiori. Queste processioni erano l'espressione della nuova vita in arrivo con la primavera e andavano a esorcizzare il buio invernale che stava ormai scemando.

I carri in onore di Marduk, in Babilonia, erano veri e propri carri allegorici con la rappresentazione degli astri e della battaglia che egli dovette affrontare contro Tiamat, il Serpente del caos.
Dunque il corteo aveva la funzione di mettere in scena la lotta da il caos e l'ordine, così come il Carnevale moderno ha iniziato a rappresentare la sovversione dei ruoli e della cosiddetta normalità.

Per Dioniso c'erano le Antesterie (che abbiamo visto il 26 feb.) quando un corteo di figuranti in maschera partiva dalle rive del mare per dirigersi verso il centro cittadino.

Tra i Romani c'erano i Lupercalia e gli Equirria, dove festanti travestiti e carri allegorici mettevano in scena il rovesciamento dell'ordine e il successivo rinnovo.

Infine il Navigium Isidis in onore di Iside che ritrova il suo amato Osiride. Il corteo in maschera era di tipo funebre, ma il carrus navalis di cui si servivano i figuranti e il lancio dei petali per la dea sono giugnti a noi come carri allegorici e coriandoli.

Anche se molti fanno derivare la parola Carnevale dal medievale "carnem levamen" (cioè togliere la carne), a mio avviso è un controsenso, visto che a Carnevale non si toglie la carne, bensì durante la Quaresima. E' quindi più probabile che il termine "carrus navalis" abbia avuto un ruolo fondamentale nella costruzione dell'etimo e che solo in epoca cristiana si sia voluto sovrapporre "carnem levamen" per assonanza con l'antico termine pagano.

Ci sarebbe moltissimo altro da dire, ma per il momento chiudo qui.
Vi auguro buon divertimento e ricordate il detto popolare secondo cui "E’ come un cardo senza sale, far col marito o con la moglie il Carnevale" (cioè: a Carnevale ci si diverte di più senza il partner )


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Foto di sfondo: Freepik

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