venerdì 3 maggio 2019

Spagna: megalite di 4.000 anni deturpato dai fan di Harry Potter

Il Domen deturpato
 
Questa notizia è sfuggita a molti e vale la pena ripristinarla per un confronto sempre attuale.

Nel 2016 una tomba megalitica di 4.000 anni, alla periferia di Vigo, in Spagna, è stata vandalizzata dal noto simbolo de "I doni della Morte" creato dalla scrittrice JK Rowling per la saga di Harry Potter.

Il grande dolmen di pietra, noto con il nome di Casa dos Mouros (Casa dei Mori, in riferimento ai coloni nord africani che una volta conquistarono la penisola iberica), è l'antica eredità di una cultura preistorica ormai scomparsa e il suo valore è inestimabile. La reliquia è considerata un capolavoro dell'arte megalitica.
Il dolmen prima dell'atto vandalico
Nonostante l'importanza del monumento, nottetempo alcuni ragazzini hanno disegnato con uno spray il suddetto simbolo insieme alla parola "sempre" e i caratteri della tastiera "<" e "3" che insieme formano un cuore nella scrittura giovanile. Tale gesto non è solo la profanazione di un sito archeologico, ma un luogo sacro, destinato alla memoria eterna.


Gli esperti hanno valutato il danno in ben 150.000€

Il fatto è rimbalzato su tutto il web e uno dei tanti commentatori ha ironicamente detto "I fan di Harry Potter sono la vera minaccia di cui nessuno sta parlando".

Questo episodio ci ricorda inevitabilmente quanto sia importante educare i giovani al rispetto dei luoghi antichi, di quelli sacri e di tutto ciò che rappresenta la nostra storia o la nostra cultura. E' chiaro che chiunque sia stato, non abbia la più vaga idea della gravità del danno arrecato e dunque viene da chiedersi come sia possibile che ancora oggi accadano episodi di questo genere, nonostante tutti gli sforzi fatti negli ultimi decenni in ambito culturale e sociale.

Personalmente, quando vedo questo genere di deturpazioni, penso che ci sia qualcosa che non abbia funzionato a dovere e che qualcuno si sia dimenticato di impartire una lezione importante nella vita di chi ha commesso quel gesto. Mi auguro che tutta la risonanza di questi giorni faccia comprendere all'autore del graffito la gravità della sua azione e la ferita che ha recato alla sua città.


Però c'è un però... In molti sostengono che "tutto" cio che è scritto con la bomboletta sia sbagliato e vandalico, ma onestamente non mi sento di accodarmi a un'affermazione così generalistica. Da ex street writer quale io sono, posso tranquillamente dire che si dovrebbe sempre fare una differenza tra quella che è la millenaria arte muraria (che sia un murale, un graffito o la nuova streetart alla Banksy per capirci) che in genere tende ad abbellire o è addirittura commissionata, da quello è semplice vandalismo con slogan politici e "w juve".
Scrivere a casaccio su case e monumenti è sempre sbagliato, ma disegnare o esprimere un pensiero su un muro grigio è l'ultima vestigia di un sentimento archetipo impossibile (e sbagliato) da reprimere. Un proverbio dice che solo un popolo messo a tacere ha muri puliti.
La domanda è: c'è differenza tra una scritta giovanile su un reperto archeologico e un graffito colorato su un muro grigio? A mio avviso sì.


Qui di seguito il video realizzato dal TG di El Pais sull'accaduto.
https://elpais.com/elpais/2016/11/10/videos/1478770937_413975.html


Fonti: elpais.com - www.rt.com

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