domenica 28 aprile 2019

May Day Beltane

Danza del Palo di Maggio
Photo credit: https://www.facebook.com/MonicaJayDesign
Siamo nelle antiche lande centro e nord europee. E’ la notte a cavallo tra il 30 aprile e il primo maggio: è Beltane!

Questa festività segna l'esplosione della Natura tramite l'unione divina maschio-femmina: la ierogamia. Ci troviamo nel momento di massima fertilità e le varie culture dei tempi passati (non importa se europee, orientali o mediorientali) celebravano la forza generante tramite l'antico "atto creativo" ovvero il sesso. 

Un po' di storia
La radice "bel" significa brillante, e si ritrova nei nomi di Belisama e Belenus: gli antichi Dei celtici della luce, del fuoco e della guarigione. Beltane infatti significa "fuoco degli Dei lucenti" e in loro onore i Druidi accendevano grandi falò.
Beltane (o Beltain, Beltaine, e nell’est europeo Beltine) nell'antica Roma era festeggiata con i Floralia in onore della bella dea dei fiori e della vegetazione, con connotati decisamente libertini. Oggi, nel folklore italiano, è più nota come Calendimaggio, rivisitazione medievale dei vecchi riti pagani.
Nei paesi anglofoni la festa è chiamata anche May Day (riferito al primo di maggio). Tradizionalmente si celebra nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, questo perché i Celti salutavano il nuovo giorno a partire dal tramonto del giorno precedente. 

Fertilità e Simbologie
Come Samhain è il passaggio alla morte, Beltane è quello che porta alla vita.
Il tema portante è la fertilità, l'unione dei sessi, non mero sesso sia ben chiaro, ma quello che dà frutti. E' anche il matrimonio degli Dei, e nell'antichità non era di buon auspicio sposarsi a maggio poiché il matrimonio sacro era riservato al Dio e alla Dea. Ad esempio in Mesopotamia la sacerdotessa di Inanna si univa con un eletto dal popolo quale rappresentante di Dumuzi, il dio pastore. La loro unione era un rituale importantissimo che ogni anno garantiva la fertilità di campi e bestiame.
Le simbologie che rimandano all'atto sessuale sono parecchie, come per esempio il Palo di Maggio, chi non ne ha visto uno nelle feste paesane? Esso propone la massima allegoria del palo/fallo che viene introdotto nella terra/utero.
L'unione degli Dei viene anche rappresentata con l'athame infilato in un calice, cioè il principio del fuoco maschile che si unisce a quello dell'Acqua femminile: l'unone degli opposi. Curiosità: fino a diversi decenni fa sull’altare delle chiese cattoliche, accanto al calice, si trovava ancora un pugnale.
Infine, nell'antichità, le donne correvano per i campi a cavallo di una scopa (simbolo fallico) e con essa saltavano i falò: due riti per propiziare la fertilità dei campi e delle messi. 

Il palo di maggio
Ritroviamo il nome di Bel anche come Beli e Bile; quest’ultimo in gaelico significa «grande albero sacro» e nella tradizione popolare, proprio per l’occasione, si innalza il Palo di Maggio adornato da strisce di stoffa colorate. Come abbiamo detto, il Palo di Maggio, è il simbolo fallico che conficcato nella terra la feconda e la rende fertile. Un antico rito per propiziarsi un raccolto abbondante.
A volte si mette una ghirlanda rotonda di fiori in cima palo, oppure ci si danza intorno: in entrambi i casi il cerchio sta a rappresentare la parte femminile penetrata da quella maschile. Nelle sagre odierne è ancora facile vedere i suoi "pronipoti", cioè gli alberi della cuccagna.
In molti luoghi queste feste resistono ancora come millenni fa: attorno al palo si danza, si canta e si accende il falò. Una di queste è la bellissima manifestazione del "Beltane Fire" che ogni anno prende vita ad Edimburgo, in cima alla collina Calton Hill: centinaia di persone in costume si scatenano nella rappresentazione con danze frenetiche, giochi di fuoco, ritmi tribali in un crescendo di eccitazione generale. 

La fine dell’inverno e il fuoco rituale
Per le popolazioni celtiche Beltane segnava il tempo della fine dell’inverno e l’inizio della metà luminosa dell’anno, ed era la grande festività dedicata ai riti di fertilità e alla propiziazione dei futuri raccolti. In antichità per Beltane si spegnevano tutti i fuochi dentro le case, si preparava un grande falò rituale al centro del villaggio e con la sua fiamma si riaccendevano i fuochi domestici. Era quello il sacro fuoco di Bel.
Altra tradizione legata al fuoco era quella di far passare i bovini fra due falò affinché si purificassero per prevenire le malattie.
La ritualità legata al fuoco-purificatore è ben nota nel paganesimo, e in questa festa (così come ad Imbolc) è più che mai forte di significati. Fuoco, passione, sesso, perciò fertilità e vita. E ancora: fuoco, purificazione guarigione e quindi ancora vita. 

Conclusioni
Approfittate di questa meravigliosa festa per celebrare la vita e la gioia di stare insieme. Organizzate un bel picnic con gli amici; fate qualcosa di veramente speciale con la/il partner. E poi fate un'offerta alla Terra, quale nostra grande generatrice; e una al Fuoco, quale nostro supporto all'esistenza sociale.



Articolo di Monica Casalini, originariamente scritto per Riflessioni.it
Foto credit: Monica Jay Design

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