|  | 
| Bassorilievo etrusco conservato al Museo Archeologico di Firenze | 
La
 sirena bicaudata, cioè con la doppia coda, esiste da almeno un paio di 
millenni... insomma prima dell'era a.S. (avanti Starbucks).
Le
 sue prime apparizioni ci arrivano sin dall'epoca degli Etruschi (v. 
foto sopra) i quali amavano rappresentarla sui monumenti come simbolo di
 fertilità e potere femminili. La scolpivano anche all'ingresso delle 
tombe, come una sorta di psicopompi che accompagnavano le anime dei 
defunti nell'Aldilà. Celebre è la Tomba della Sirena nella necropoli di 
Sovana (GR) la cui protagonista è una bellissima bicaudata - purtroppo 
danneggiata dal tempo - che richiama la connessione con il mondo ctonio 
dei morti.
|  | 
| Sirena bicaudata di Sovana | 
Vi starete chiedendo cosa c'entra il mare con l'Aldilà.
Per
 gli antichi non c'era differenza tra pesci e rettili, per loro erano 
tutti appartenenti alla stessa grande famiglia; e tale idea esisteva 
ovunque, ecco perché in Asia la leggenda narra che carpa koi che risale 
la corrente alla fine si trasforma in un drago. Il serpente è un simbolo
 di rigenerazione, legato alla Terra e quindi al corpo della Dea Madre e
 quest'ultima genera dalle acqua primordiali. Grazie a questo 
collegamento il serpente unisce la sfera generatrice e quella ctonia.
Ma passiamo oltre e veniamo al significato intrinseco della sirena bicaudata.
La
 sua ricca natura di generatrice, come abbiamo visto, dipende sia 
dall'elemento Acqua, sia dall'elemento Terra, entrambi princìpi 
femminili creativi. La sirena "classica" è già di per sé un forte 
simbolo di fertilità e fecondità... e va da sé che la bicaudata è 
doppiamente fertile, doppiamente feconda, doppiamentre Madre.
|  | 
| San Lupo (BN) Fontana Sant'Angelo | 
 La
 sua stessa iconografia va oltre tutto questo, infatti la posizione 
delle sue code non è casuale: potevano essere unite, incrociate, 
attorcigliate e invece sono ampiamente divaricate. Il senso è 
esattamente quello di rivendicare idealmente le gambe femminili aperte 
nell'atteggiamento di colei che mostra la propria parte più sacra, più 
intima: la porta della vita.
Tale 
concetto rientra perfettamente nell'idea di abbondanza, salute e 
fertilità: d'altro canto l'archeologia ci ha fatto dono di centinaia di 
esempi simili, basti pensare a Sheela Na Gig, la dea che apre la propria
 vulva con le mani; oppure alla Dea indiana personificata da Devi o Kali
 raffigurata in piedi con le gambe aperte mentre fluisce il suo 
yoni-tattva (il liquido vaginale sacro). Tra la popolazione dei Tlingit 
(nativi americani) la Dea Madre è un'orsa totemica con le zampe 
divaricate che accoglie e lascia uscire.
In
 tempi successivi, più precisamente nel Medioevo, questa postura fu 
vista come un atteggiamento volgare e lascivo che tramava contro 
l'incorruttibilità dello spirito e attirava l'uomo nelle grinfie del 
maligno (maligno femminile, naturalmente). La donna era spesso associata
 al Diavolo in persona, sua fida compagna e terrena emanazione, da cui 
l'uomo era ammaliato a causa della sua diabolica natura. L'unico motivo 
per cui egli poteva avvicinarsi a lei era quello di comandarla, averla 
come serva in casa e generare con lei i figli - possibilmente maschi.
La
 demonizzazione della sirena bicaudata fu lunga e violenta, tanto che 
nel corso dei secoli cominciarono ad apparire nel folclore medievale 
storie di sirene incantatrici come la Melusina, donne-serpente dotate di
 potei magici che distruggevano l'uomo e il suo animo puro e via 
dicendo.
|  | 
| Melusina - xilografia colorata, Germania metà del XVI secolo | 
Eppure
 la nostra eroina non perde mai fascino e lustro, nemmeno dopo tanti 
attacchi da parte di religioni avverse e malpensieri. In molte zone, 
soprattutto nel nord Europa, non smette mai di mostrarsi nelle chiese, 
nelle cripte e sui monumenti. Anche laddove era stata fortemente bandita
 ad un certo punto della storia ella ricompare più bella e più potente 
di prima. Nella foto qui sotto possiamo infatti ammirare un amuleto 
italiano, purtroppo di ignota provenienza. Si tratta di un manufatto di 
rara bellezza che al tempo veniva usato come portafortuna, proprio come 
la più nota "cimaruta".
|  | 
| Amuleto custodito presso il "Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari" di Roma | 
La
 lunga storia della magnificente Sirena Bicaudata non ha certo termine 
qui. La sua iconografia viene tutt'oggi replicata non solo come logo 
della famosa caffetteria, ma anche su profumi, gioielli, pezzi d'arte, 
ecc... Il suo misterioso simbolismo sembra non potersi allontanare dal 
nostro intimo sentimento archetipico e torna a manifestarsi attraverso 
di noi, per noi. La sua benedizione continua...
Fonti:
"La dea. Creazione. Fertilità e abbondanza. La sovranità della donna." di Shahrukh Husain
https://pataviumonline.com/parliamo-di-artigianato-salutebenessere-sport/artigianato-italiano-storia-e-oggetti-artisticihttp://www.lacittadellaluce.org/it/notizia/il-femminile-sacro-prima-parte
http://www.evus.it/it/index.php/news/reportage/la-sirena-a-due-code-della-necropoli-di-sovana
https://it.wikipedia.org/wiki/Sirena_(ibrido_donna-pesce)
 
Nessun commento:
Posta un commento