Spesso mi viene chiesto se per caso il pentagramma non possa
essere un simbolo associato anche alla dottrina cristiana e se nella storia ci
siano mai stati casi di fusione tra l'emblema pagano e la pratica spirituale
cattolica.
La carta del Papa nei Tarocchi |
Ebbene sì: è successo tante volte nella storia e altrettante
succederà.
Come sempre, mi piace analizzare i fatti in ordine
cronologico, ecco quindi come si svolsero le cose.
Nonostante il pentagramma fosse nato in Medioriente e fosse
un simbolo notoriamente pagano, i proto cristiani lo utilizzavano senza
problemi, avendolo ereditato in un periodo storico in cui varie religioni
convivevano nell'Impero Romano in discreta armonia. Infatti l'Imperatore
Costantino - noto per aver dichiarato il Cristianesimo religione di Stato pur
essendo lui fortemente pagano - utilizzava un amuleto su cui vi erano disegnati
il pentagramma e la croce cristiana.
Già per gli Ebrei esso rappresentava il "Pentateuco",
cioè i cinque libri di Mosé, ovvero Genesi, Esodo, Levitico, Numeri,
Deuteronomio; e dal 300 al 150 a.C. il pentagramma fu adottato quale stemma
della città di Gerusalemme. Ancora oggi possiamo osservare l'eredita di questa
scelta nell'odierna Bethlehem Christian Reformed Church di Forest Park, negli
Stati Uniti, il cui stemma è proprio un pentagramma perfetto.
E a quanto pare il pentagramma rappresentava Dio stesso. Lo
si può evincere da una lapide del 6°sec. d.C. trovata a Tortosa (Spagna)
scritta in tre lingue – ebraico, latino e greco. Nella parte scritta in latino,
la prima frase recita: “In nomine Domini” seguita immediatamente dal
pentagramma e dalla Menorah. Indiscutibile quindi la posizione in riferimento a
Dio.
Secoli dopo, lo utilizzarono anche per indicare i Cinque
Sensi che Dio aveva donato all'uomo.
Infine un'icona: Stella Maris, ovvero una manifestazione
mariana in cui la Madonna appare quale faro che illumina durante le tempeste in
mare e indica la rotta ai marinai. La sua iconografia è assolutamente identica
a quella di Ishtar (da cui trae palesi origini): cammina sulle acque e sopra la
testa ha una stella a cinque punte da cui nasce una luce intensa. E' chiaro il
riferimento all'idea di "guida", così come fra i pagani le divinità
che portavano la luce erano soprattutto guide spirituali, proprio come Brigit,
Lucifero, Diana, Giunone Lucina e via dicendo. Nell’abbazia di Orval, in
Lussemburgo, sembra che l'immagine di Stella Maris dipinta sulla volta abbia un
pentagramma vero e proprio sopra la testa... e non solo: ella è dipinta quale
faro che spicca dal Monte Carmel, luogo in cui Pitagora - padre del pentalpha -
si trovò a studiare per diversi anni.
Intorno alla fine del 1400 quando Pico della Mirandola studiò
il pentagramma in relazione al cosiddetto Tetragrammaton, ovvero il termine
biblico che significa "nome di Dio” formato da quattro sillabe: yod-heh-wahv-heh, più semplicemente YHVH
(da cui Yahveh). Pico della Mirandola ebbe l'idea di associare gli Elementi ad
ogni lettera del nome dopodiché ideò il "Pentagrammaton", ovvero il
nome del Messia formato da cinque sillabe. Aggiungendo la lettera ebraica Shin,
associata allo Spirito Santo, egli ottenne il termine Yod-Heh-Shin-Wahv-Heh;
tali lettere formano il nome di Gesù, cioè Yeheshua.
Durante la metà dell'800 il noto esoterista Eliphas Levi
disegnò diversi pentagrammi che utilizzava per la pratica magica. Ma a noi ne
interessa uno in particolar modo: lo chiamò "Pentagramma Dio" e dove
ogni punta rispecchia una delle virtù che il Santo Padre simboleggia: carità,
mistero, sacrificio, provvidenza e perfezione.
Nel 1922 l’esoterista cristiano Beinsa Douno, fondatore
della scuola cristico-esoterica Occult School pubblicò un libro intitolato “The
Pentagram” in cui spiegava che il pentagramma rappresenta i 5 gradi di
elevazione dell’anima umana: Amore, Saggezza, Verità, Correttezza e Virtù. Non
solo, ancora secondo Douno nella Bibbia le cinque punte si riferiscono ai 5
monti su cui ebbero luogo grandi avvenimenti: Ararat, Moria, Sinai, Tabor e
Golgota.
Infine abbiamo Nicholas Mann che nel suo libro “Sedona
Sacred Earth” descrive il famoso sito, chiamato Cathedral Rock, in cui cinque
punte rocciose formano una stella perfetta o, come lo definisce lui, il
“Pentagramma della Madonna”. Al centro delle cinque punte spicca la “Roccia
della Madonna” ovvero una formazione naturale molto simile alla silouette di
una donna con in braccio un bambino. Le rocce si saranno anche formate
casualmente, certo è che sono perfettamente allineate. Sedona, si trova nello
stato dell’Arizona, la cui bandiera – guarda caso – è caratterizzata da una stella
fiammeggiante.
Insomma una lunghissima storia caratterizzata dalla fusione di
antichi insegnamenti pagani ripresi e adattati al Cristianesimo... nulla di più
normale. Eppure al giorno d'oggi è facile vedere nasi arricciati quando si
parla di pentagramma e del suo simile pentacolo, come se questi dovessero per
forza essere simboli collegati al male e alle sette sataniche. Fin troppo
spesso ci si lascia fuorviare dal sensazionalismo che certi giornali vogliono a
tutti i costi fomentare per scopi puramente legati alla vendita e non ci si
rende conto di una cosa oggettiva: i simboli sono strumenti, nient'altro.
Perciò non hanno una valenza positiva o negativa in senso assoluto, bensì la
acquisiscono di volta in volta in base a come noi li utilizziamo. Pensate a
quanto utile sia un coltello per affettare il cibo: esso è quindi
"buono" a prescindere? ebbene se lo si utilizzasse per uccidere
qualcuno sicuramente non lo sarebbe. Eppure il coltello non è nemmeno
"malvagio" a priori. Insomma, il coltello è semplicemente uno
strumento, siamo noi di volta in volta ad essere buoni o malvagi in base
all'utilizzo che ne facciamo.
Il fatto che il pentagramma compaia su centinaia di chiese
in tutto il mondo, d'altronde, conferma e testimonia il fatto che per lunghissimo
tempo esso è stato - e tutt'ora è - parte di una sacralità cristiana molto forte. Un esempio su
tutti? Il rosone del Duomo di Milano con la sua stella a cinque punte a spirale
e l'epigrafe che poco più sotto recita "Mariae Nascenti". In altre
parole la stella nascente (la Venere degli antichi) che sorge ad est al mattino
ben prima del sole e rappresenta la conoscenza più alta e l'equilibrio del
Tutto.
Concludo dicendo che, come recita un antico adagio, "volere è potere" e se vogliamo possiamo comprendere la verità attraverso la ragione. So che può risultare un po' ermetica quest'ultima riflessione, ma la Conoscenza di cui parlavo prima va conquistata con impegno e saggezza. In questo il pentagramma è un ottimo strumento.
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