giovedì 30 maggio 2019

A Sermoneta si ripiomba nel Medioevo



Questa mattina sono venuta a conoscenza del fatto che il comune di Sermoneta (LT), dopo molti tentativi, è finalmente riuscito ad annullare la seconda edizione dell'Occultus Dark Festival, una due giorni organizzata da un gruppo di giovani del luogo.
Il festival verte innanzi tutto sulla divulgazione culturale dell'occultismo e delle tradizioni esoteriche, viste dalla prospettiva di una manifestazione intellettuale. Insomma un festival volto alla diffusione del patrimonio culturale italiano attraverso eventi, musica, spettacoli, conferenze e artigianato.

Un patrimonio fatto soprattutto - per chi se ne fosse dimenticato - di radici pagane, di tradizioni magico-popolari, di guaritrici di campagna, di scope dietro la porta e cornetti sul portachiavi. Già, anche questo fa parte del background italiano occulto, persino il gesto scaramantico delle corna o il toccare ferro e i "gioielli di famiglia".

Gesti e oggetti scaramantici

Se da un lato in Italia abbiamo fior fiore di usi e costumi tipicamente pagani (come le feste dei Santi Patroni, l'addobbo dell'Albero di Natale, l'uso delle uova di Pasqua e la commemorazione dei morti), dall'altro esiste una schiera sempre più bigotta e ignorante di persone che credono di sapere cosa sia giusto o sbagliato per il Paese e fanno di tutto per distruggere tutto ciò che solo loro ritengono inadeguato. Un punto di vista miope e fondamentalista.
Il Medioevo culturale si staglia all'orizzonte grazie anche a giunte comunali che ritengono di poter bloccare una manifestazione che rispetta le leggi, è aperta a tutti, è gratuita, si svolge nel pieno rispetto delle regole e del buon gusto. Ma, come ben sappiamo, il male è negli occhi di guarda e tanto basta perché la gente immagini sacrifici animali, sabba col Diavolo e altre scempiaggini laddove non ci sono. Anzi, sull'evento ufficiale c'è persino la garanzia che gli oggetti di origine animale esposti in fiera (come i manici in osso, ad esempio) provengono da ritrovamenti in natura e nessun animale viene ucciso o maltrattato. Insomma si tratta di un evento a dir poco animalista.

La verità è che quello stuolo di bigotti di cui sopra ha solo paura di scoprire che nell'Occulto non vi è per forza qualcosa di maligno, ma che anzi si tratta di una delle tante sfaccettature di un'Italia antichissima, nata con il gesto sacro di Romolo che scava un solco invocando gli Dèi (altro che "radici cristiane" millantate dai cattolici).
L'Italiano Medio(evale) ha pure dimenticato che la cultura e la libertà di espressione sono alle fondamenta del nostro stesso DNA peninsulare e la libertà di culto è sancita e garantita dalla Costituzione Italiana. Dunque, gli unici a essere in difetto sono proprio gli amministratori comunali di Sermoneta, che oltre alla legge e alle origini italiane, sembrano aver scordato anche le origini pagane del proprio paesello.

Proprio così. Perché l'etimologia stessa di Sermoneta deriva dal termine latino "sulmo" che significa "ricca di acqua" (così come Sulmona ha questo nome per via del fiume Gizio).

tratto dal sito del comune di Sermoneta

Infatti il borgo è lussureggiante in quanto a fiumi e canali, i quali danno vita niente meno che al famoso "Giardino della Ninfa", sorto nel 1921 sulle antiche rovine di un piccolo agglomerato urbano chiamato appunto "Ninfa", a confine con Sermoneta. E proprio qui, a Sermoneta, doveva esserci un culto fluviale di sicuro interesse storico, come ci insegna la storia archeologica di luoghi affini a questo. Se persino le stesse origini e i nomi che ne corservano i primordi vengono ignorati, significa che l'oscurantismo è tornato di gran moda. In barba ai progressi fatti dal 1492 in poi, al Rinascimento e all'Illuminismo.

Giardino della Ninfa

Se qualcuno di voi lettori avesse ancora qualche dubbio a riguardo, è invitato a leggere tutte le recensioni positive inerenti alla prima edizione dell'Occultus Dark Festival stampate sui giornali e sui siti che ne elogiavano il merito di aver attirato nel piccono borgo turisti da ogni parte d'Italia e, quindi, un positivo ritorno economico per tutti.
Vi invito anche a guardare le foto della manifestazione dello scorso anno, insieme ai video in cui potrete vedere i giovani organizzatori: un gruppo di gioiosi ragazzi e ragazze, sempre sorridenti e con tanta voglia di fare. Certo, vestiti di nero, così come lo eravamo noi appena qualche anno fa.

Ecco. Questo è lo schiaffo più sentito: una giunta comunale che trova un cavillo legale futile e penoso (vedi qui) per annullare il festival, togliendo speranza e fiducia nei cuori di giovani pieni di volontà e sensibilità culturale.

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7 commenti:

  1. sono tornati i tempi della santa inquisizione e il bigottismo più insensato

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    1. Sono d'accordo. Sembra quasi che stiamo andando all'indietro anziché progredire.

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    2. Secondo me la santa inquisizione non è mai finita per davvero ha solo cambiato nome aspetto e modalità.... Pultroppo

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  2. Monica, sei fantastica. Come si fa a non credere alle tue argomentazioni cosi' circostanziate e documentate poi scritte in un italiano cosi' scorrevole e fruibile da tutti. Brava, brava, brava, abbiamo bisogno di persone come te che sanno farsi valere e sanno mettere i puntini sulle i. Complimenti.

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