sabato 17 marzo 2018

Brescia: quando una tazza di tè e dei cuoricini diventano stregoneria (agli occhi dei bigotti)

"Qualsiasi Credo che comporti obbedienza a dogmi è per definizione un abdicare al proprio libero arbitrio, per diventare lo strumento di applicazioni dei dogmi stessi.
Dunque chi antepone il proprio libero arbitrio, cioè dà la precedenza al proprio pensiero critico anziché al Credo, non è per definizione un buon credente". (cit. Luca Donadel)

Con questa citazione voglio collegarmi alla notizia dell'insegnante bresciana, la dottoressa Ramona Parenzan, ingiustamente accusata di stregoneria e al discorso fatto giorni fa sulla mia pagina fb a proposito dei truffatori della spiritualità, perché se da una parte ci sono persone che credono a tutto e si fanno fregare dai vari maghi e finti guru, dall'altra ci sono personaggi estremamente bigotti che vedono il male ovunque e aspettano una qualsiasi scusa per trovare il capro espiatorio da immolare. Anche loro, ipocritamente, credono a tutto, ma su un altro piano. Sono persone che vogliono che il Male esista per potercisi scagliare contro.

Dicono che l'Inferno sia lastricato di buone intenzioni e pur nascendo da un concetto astratto molto nobile (cioè sconfiggere il Male) le intenzioni di lor signori tendono all'assolutismo, senza fare un distinguo tra ciò che è davvero sbagliato e ciò che loro credono sia sbagliato. Il punto di vista personale fa una bella differenza, perché se tutti agissero come lor signori, allora chiunque sarebbe autorizzato ad aggredire chiunque altro non la pensi allo stesso modo.

In questi giorni abbiamo assistito alla follia bigotta di alcuni genitori che hanno visto una forma di stregoneria nel racconto di una fiaba e nella sua tiepida rappresentazione in classe. Tra l'altro si parla di un progetto approvato dai genitori stessi. Sto parlando dell'insegnante bresciana Ramona Parenzan, che "ha osato" raccontare una fiaba coinvolgendo i bambini con una pozione magica (un tè verde che nessuno ha bevuto), dei simboli stregonici (cuoricini e stelline) e addirittura un amuleto (una conchiglia).
Ora.
Io per prima riconosco che - antropologicamente parlando - il "simbolo" è un archetipo e che tutto può essere usato per rappresentare un'azione magica; ma bisogna avere l'onestà intellettuale di ammettere che c'è una bella differenza tra un rituale di stregoneria e un'innocua rappresentazione di una favoletta per bambini (poi qualcuno dovrà anche spiegare a lor signori che non tutta la stregoneria è malvagia, ma immagino che siano le stesse persone che credono che Halloween sia satanico). Chiunque dica che attraverso le fiabe si possono veicolare idee malevole dovrebbe prima andare a leggersi i libri di testo per le elementari, pieni si concetti sessisti e svilenti per le bambine (PresaDiretta/LibriScolasticiSessisti) e solo dopo chiedersi cosa è più pericoloso: se una sciocca superstizione o un reale accanimento sociale che mina l'autostima delle bambine e il futuro delle donne.
Vorrei sottolineare che la signora Parenzan non è solo una performer che insegna italiano, ma è anche autrice di libri per bambini, una donna di una cultura sicuramente più elevata di chi la accusa, e questa azione infamante nei suoi confronti ha alzato un polverone anche tra coloro che vedono in lei un'ottima insegnante e vogliono aiutarla.

Ma come può essere che un'incomprensione sia finita sui giornali con toni da persecuzione?
Portavoce di questa stupida quanto inutile crociata è - e nessuno fa fatica a crederlo - un esponente della Lega, l'ex senatore Simone Pillon, niente di meno che il fondatore di un'altra precedente iniziativa discutibile, cioè il Family Day. Il signor Pillon ha dichiarato che la sua prima interrogazione parlamentare sarà, udite udite, contrò la stregoneria negli istituti di Brescia.
Certo, perché sprecare tempo e soldi dei contribuenti per questo genere di medievali cacce alle streghe, di certo è più producente di un'interrogazione parlamentare che riguardi, non so, il bullismo nella scuole, o il dilagante cyberbullismo. Quelli sì che sono fenomeni reali, pericolosi, in crescita e sempre poco presi in considerazione, se non addirittura ignorati. Altro che streghe in classe. La scuola ha bisogno di tante cose: finanziamenti, maggior rispetto del corpo scolastico, programmi e strumenti nuovi, psicologi d'istituto e molto altro; ma di certo non ha bisogno di una nuova Inquisizione.
Altro personaggio fuori luogo in questa storia è il direttore di Radio Maria, Livio Fanzaga (già noto per aver detto che avrebbe impiccato i due giornalisti autori delle inchieste sugli scandali vaticani). Fanzani, certo di come siano andate le cose nemmeno fosse stato presente in classe lui stesso, ha dichiarato:
"Il prete non può entrare in classe per fare le benedizioni, ma si invitano le streghe. Queste praticanti dell’oscuro sono in connubio col diavolo".

Lascio voi giudicare.

E se credevate che Pillon e Fanzaga fossero i mostri di questa favola surreale, vi sbagliate di grosso. Il vero mostro è stata la rete: la povera insegnante è stata costretta per un po' a rendere privato il suo profilo facebook a causa di articoli diffamanti e della mole di messaggi di odio che ha ricevuto a seguito della vicenda. Stiamo parlando dei soliti leoni da tastiera:  persone che da tutta Italia, ben al sicuro dietro il proprio pc, si sono sentite in diritto di insultare e minacciare l'insegnante senza sapere come stessero le cose. Gentaccia, il cui unico scopo è quello di sfogare su persone sconosciute la propria rabbia repressa e le proprie frustrazioni, perché far stare male altra gente fa stare bene loro, evidentemente privi di una vita impegnata in cose utili.
Questi mostri, gli hater, hanno la distorta illusione che dall'altra parte ci sia solo un nickname e non una persona reale, dunque credono - sbagliando - di fare la cosa giusta e di non recare alcun danno vero. Invece sfogare i propri demoni sugli altri ha effetti orrendi, spesso epiloghi tragici: la cronaca è ormai piena di ragazzini e di adulti che si suicidano perché vittime di cyberbullismo.
E che dire dei giornalisti che hanno gonfiato la cosa senza verificare di cosa si stesse parlando?
 
QUESTO E' INACCETTABILE, altro che le fiabe sulle streghe.
Viva le streghe, sempre e comunque!


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