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lunedì 29 luglio 2013

Il Pentagramma nel Cristianesimo

Spesso mi viene chiesto se per caso il pentagramma non possa essere un simbolo associato anche alla dottrina cristiana e se nella storia ci siano mai stati casi di fusione tra l'emblema pagano e la pratica spirituale cattolica.

La carta del Papa nei Tarocchi
 
Ebbene sì: è successo tante volte nella storia e altrettante succederà.
Come sempre, mi piace analizzare i fatti in ordine cronologico, ecco quindi come si svolsero le cose.

Nonostante il pentagramma fosse nato in Medioriente e fosse un simbolo notoriamente pagano, i proto cristiani lo utilizzavano senza problemi, avendolo ereditato in un periodo storico in cui varie religioni convivevano nell'Impero Romano in discreta armonia. Infatti l'Imperatore Costantino - noto per aver dichiarato il Cristianesimo religione di Stato pur essendo lui fortemente pagano - utilizzava un amuleto su cui vi erano disegnati il pentagramma e la croce cristiana.

Già per gli Ebrei esso rappresentava il "Pentateuco", cioè i cinque libri di Mosé, ovvero Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio; e dal 300 al 150 a.C. il pentagramma fu adottato quale stemma della città di Gerusalemme. Ancora oggi possiamo osservare l'eredita di questa scelta nell'odierna Bethlehem Christian Reformed Church di Forest Park, negli Stati Uniti, il cui stemma è proprio un pentagramma perfetto.


I Cristiani invece se ne servirono per rappresentare le cinque piaghe inflitte a Gesù durante la passione e le cinque gioie di Maria nell'essere madre del Cristo: l'Annunciazione, la nascita di Gesù, la Resurrezione, l'Ascensione e la propria Assunzione nei cieli.
E a quanto pare il pentagramma rappresentava Dio stesso. Lo si può evincere da una lapide del 6°sec. d.C. trovata a Tortosa (Spagna) scritta in tre lingue – ebraico, latino e greco. Nella parte scritta in latino, la prima frase recita: “In nomine Domini” seguita immediatamente dal pentagramma e dalla Menorah. Indiscutibile quindi la posizione in riferimento a Dio.
Secoli dopo, lo utilizzarono anche per indicare i Cinque Sensi che Dio aveva donato all'uomo.

Infine un'icona: Stella Maris, ovvero una manifestazione mariana in cui la Madonna appare quale faro che illumina durante le tempeste in mare e indica la rotta ai marinai. La sua iconografia è assolutamente identica a quella di Ishtar (da cui trae palesi origini): cammina sulle acque e sopra la testa ha una stella a cinque punte da cui nasce una luce intensa. E' chiaro il riferimento all'idea di "guida", così come fra i pagani le divinità che portavano la luce erano soprattutto guide spirituali, proprio come Brigit, Lucifero, Diana, Giunone Lucina e via dicendo. Nell’abbazia di Orval, in Lussemburgo, sembra che l'immagine di Stella Maris dipinta sulla volta abbia un pentagramma vero e proprio sopra la testa... e non solo: ella è dipinta quale faro che spicca dal Monte Carmel, luogo in cui Pitagora - padre del pentalpha - si trovò a studiare per diversi anni.

Intorno alla fine del 1400 quando Pico della Mirandola studiò il pentagramma in relazione al cosiddetto Tetragrammaton, ovvero il termine biblico che significa "nome di Dio” formato da quattro sillabe: yod-heh-wahv-heh, più semplicemente YHVH (da cui Yahveh). Pico della Mirandola ebbe l'idea di associare gli Elementi ad ogni lettera del nome dopodiché ideò il "Pentagrammaton", ovvero il nome del Messia formato da cinque sillabe. Aggiungendo la lettera ebraica Shin, associata allo Spirito Santo, egli ottenne il termine Yod-Heh-Shin-Wahv-Heh; tali lettere formano il nome di Gesù, cioè Yeheshua.


Durante la metà dell'800 il noto esoterista Eliphas Levi disegnò diversi pentagrammi che utilizzava per la pratica magica. Ma a noi ne interessa uno in particolar modo: lo chiamò "Pentagramma Dio" e dove ogni punta rispecchia una delle virtù che il Santo Padre simboleggia: carità, mistero, sacrificio, provvidenza e perfezione.

Nel 1922 l’esoterista cristiano Beinsa Douno, fondatore della scuola cristico-esoterica Occult School pubblicò un libro intitolato “The Pentagram” in cui spiegava che il pentagramma rappresenta i 5 gradi di elevazione dell’anima umana: Amore, Saggezza, Verità, Correttezza e Virtù. Non solo, ancora secondo Douno nella Bibbia le cinque punte si riferiscono ai 5 monti su cui ebbero luogo grandi avvenimenti: Ararat, Moria, Sinai, Tabor e Golgota.

Infine abbiamo Nicholas Mann che nel suo libro “Sedona Sacred Earth” descrive il famoso sito, chiamato Cathedral Rock, in cui cinque punte rocciose formano una stella perfetta o, come lo definisce lui, il “Pentagramma della Madonna”. Al centro delle cinque punte spicca la “Roccia della Madonna” ovvero una formazione naturale molto simile alla silouette di una donna con in braccio un bambino. Le rocce si saranno anche formate casualmente, certo è che sono perfettamente allineate. Sedona, si trova nello stato dell’Arizona, la cui bandiera – guarda caso – è caratterizzata da una stella fiammeggiante.

Insomma una lunghissima storia caratterizzata dalla fusione di antichi insegnamenti pagani ripresi e adattati al Cristianesimo... nulla di più normale. Eppure al giorno d'oggi è facile vedere nasi arricciati quando si parla di pentagramma e del suo simile pentacolo, come se questi dovessero per forza essere simboli collegati al male e alle sette sataniche. Fin troppo spesso ci si lascia fuorviare dal sensazionalismo che certi giornali vogliono a tutti i costi fomentare per scopi puramente legati alla vendita e non ci si rende conto di una cosa oggettiva: i simboli sono strumenti, nient'altro. Perciò non hanno una valenza positiva o negativa in senso assoluto, bensì la acquisiscono di volta in volta in base a come noi li utilizziamo. Pensate a quanto utile sia un coltello per affettare il cibo: esso è quindi "buono" a prescindere? ebbene se lo si utilizzasse per uccidere qualcuno sicuramente non lo sarebbe. Eppure il coltello non è nemmeno "malvagio" a priori. Insomma, il coltello è semplicemente uno strumento, siamo noi di volta in volta ad essere buoni o malvagi in base all'utilizzo che ne facciamo.

 Il fatto che il pentagramma compaia su centinaia di chiese in tutto il mondo, d'altronde, conferma e testimonia il fatto che per lunghissimo tempo esso è stato - e tutt'ora è - parte di una sacralità cristiana molto forte. Un esempio su tutti? Il rosone del Duomo di Milano con la sua stella a cinque punte a spirale e l'epigrafe che poco più sotto recita "Mariae Nascenti". In altre parole la stella nascente (la Venere degli antichi) che sorge ad est al mattino ben prima del sole e rappresenta la conoscenza più alta e l'equilibrio del Tutto.

Concludo dicendo che, come recita un antico adagio, "volere è potere" e se vogliamo possiamo comprendere la verità attraverso la ragione. So che può risultare un po' ermetica quest'ultima riflessione, ma la Conoscenza di cui parlavo prima va conquistata con impegno e saggezza. In questo il pentagramma è un ottimo strumento.

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