Con questo breve articolo, faccio seguito al post sullo Yayoi Festival e vi racconto l'incredibile storia a metà tra realtà e leggenda, che ha visto la nascita della cultura Yayoi.
Il periodo Yayoi vede la sua durata nel lasso di storia che va dal 300 a.C. al 250 d.C., parallelamente alla dinastia Han cinese.
Gli
Yayoi erano un popolo cinese che emigrarò in un Giappone già abitato da molte migliaia di anni,
portando con sé nuovi metodi di coltivazione del riso e lavorazione dei
metalli.
L'imbarcazione di Xu Fu |
Sappiamo che il primo imperatore della Cina unificata fu Qin Shi Huang (Qin, pron. cìn, da cui Cina). Dopo essere sfuggito a tre omicidi, l'imperatore decise di trovare un modo per vivere per sempre. Così inviò il suo stregone di corte Xu Fu a trovare la mitica montagna degli immortali dove avrebbe incontrato Anqi Sheng, un mago che si diceva avesse più di mille anni, per ottenere l'elisir di lunga vita che gli avrebbe garantito l'immortalità.
Qin Shi Huang
Xu Fu raccolse alcune migliaia di
uomini e navi e salpò. Ma poco dopo tempo tornò perché - a sua detta -
aveva incontrato un mostro marino e aveva bisogno di un esercito di
arcieri per sconfiggere la bestia.
I suoi viaggi
avvennero tra il 219 ed il 210 a.C. Si suppone che la flotta fosse
composta da 60 brigantini, circa 5000 membri di equipaggio, di cui 3000
ragazzi e ragazze, e artigiani di ogni tipo.
Dopo la partenza del 210 a.C., Xu Fu scomparve per sempre.
Secondo
l'antico testo cinese Shiji, egli trovò la mitica montagna: il monte
Fuji. Si dice anche che introdusse in Giappone la coltivazione del riso,
la lavorazione dei metalli e la medicina cinese, presumibilmente dando
inizio alla cultura Yayoi (v. post di stamattina).
Chissà,
forse trovò anche l'elisir di lunga vita e lo tenne per sé. Non è dato
saperlo. Una sola cosa è certa: non esendo tornati da Qin, Xu Fu e i suoi
uomini evitarono una morte orribile, che avrebbero subito per aver
disatteso gli ordini dell'imperatore.
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