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martedì 28 aprile 2020

May Day Beltane




Siamo nelle antiche lande nord e centro-europee. E’ la notte a cavallo tra il 30 aprile e il primo maggio… è Beltane!
Questa festività segna l'esplosione della Natura tramite l'unione divina maschio-femmina: la ierogamia. Ci troviamo nel momento di massima fertilità e le varie culture dei tempi passati (non importa se europee, orientali o mediorientali) celebravano la forza generante tramite l'antico "atto creativo" ovvero il sesso.

L'unione Sacra
Beltane è una festa di origine gaelica che celebra la sacra unione sessuale degli Dei, affinché le terre siano feconde e abbondanti di frutti; essa segna anche l’inizio dell’estate, poiché gli antichi solevano dividere l'anno in due grandi stagioni. La radice bel significa "brillante" e si trova nei nomi di Belisama e Belenus: gli Dei celtici della luce, del fuoco e della guarigione. Tutto questo fa riferimento ai falò che i Druidi accendevano in occasione della festa stessa, per richiamare sulla Terra il potere vitale del Sole. Beltane – chiamato anche “May Day” in riferimento al primo giorno del mese – si celebra nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, questo perché i Celti salutavano il nuovo giorno a partire dal tramonto del giorno precedente. Come Samhain (31 ottobre/1° novembre) è il passaggio alla morte/inverno, Beltane è quello che porta alla vita/estate.
Tale celebrazione discende direttamente dai rituali ierogamici che si svolgevano ancor più anticamente in Mesopotamia e che rievocavano l’unione di Inanna e Dumuzi: la grande Dea Madre e il Dio pastore. Il tema era quindi l'unione, come abbiamo detto, ma non si tratta semplicemente di sesso, bensì di procreazione: gli antichi credevano a quella che viene chiamata "magia simpatica" ovvero un atto simbolico che produce un effetto simile nella realtà. In altre parole la sacerdotessa che incarnava la Dea si univa ad un uomo scelto tra il popolo che incarnava il Dio e dalla loro unione sacra si evocava la fertilità dei campi e delle messi. E' importante capire quanto in profondità toccasse lo spirito cultuale del tempo, infatti l'intero mese di maggio era destinato esclusivamente all'unione degli Dei e i mortali non potevano sposarsi in questo periodo.

Simbologie
Le simbologie che rimandano all'atto sessuale sono parecchie. La più conosciuta è quella del Palo di Maggio: un lungo palo viene decorato con nastri bianchi e rossi (bianchi per indicare lo sperma maschile e rossi per il mestruo femminile) atti a propiziare l’abbondanza che scaturisce dal fallo infilato nella terra. Il rito completo prevede che in cima venga posta una coroncina di fiori e che, mentre uomini e donne danzano in modo da intrecciare i nastri, questa piano piano scenda fino a terra, così da rappresentare, ancora una volta, la compenetrazione dei due sessi. Un legno tipico per il palo di maggio è quello di acero, “maple” in inglese, la cui pronuncia ricorda molto la parola “maypole”, cioè palo di maggio.
Altra immagine simbolo di questa gioiosa festa è il pugnale infilato in una coppa: rappresentazione del principio maschile che penetra quello femminile. La coppa, a sua volta, è la versione in piccolo del calderone magico, ovvero il caldo utero femminile che, come un forno, fa lievitare la vita. La lama e il calice erano due elementi talmente importanti nella ritualità sacra che fino ad un paio di secoli fa sull'altare delle chiese cattoliche insieme al calice di vino vi era un pugnale. Pensate all'atto liturgico descritto nella Bibbia in cui "Gesù prese il pane e lo spezzò" e ancora " Allo stesso modo, prese il calice del vino..." ecc. Ebbene è chiarissimo da dove venga questo rito così connesso alla carne e al sangue: un rito antico, terreno, strettamente legato alla vita che viene prodotta da corpo femminile (il pane è da sempre il simbolo del corpo della donna, così come dimostrato dai vari culti antichi delle Dee del grano; mentre il vino è il chiaro simbolo mestruale).
Passiamo oltre. Come abbiamo detto Beltane è strettamente legato all’Elemento Fuoco. Anticamente si spegnevano tutti i fuochi nelle case, il druido accendeva un grande falò rituale e con la sua fiamma ognuno riaccendeva il fuoco domestico. Un importantissimo rito lustrale era quello di far passare i bovini fra due grandi falò affinché si purificassero per prevenire le malattie. Le donne correvano per i campi a cavallo di una scopa – ancora un simbolo fallico – e con essa saltavano i falò per propiziare la fertilità dei campi e delle messi; proprio a causa di questa pratica nell'immaginario collettivo la strega vola sulla scopa.
La ritualità legata al fuoco-purificatore è ben nota nel paganesimo, e in questa festa (così come negli altri sabba) è più che mai forte di significati. Fuoco, passione, sesso, perciò fertilità e vita. E ancora: fuoco, purificazione, guarigione e quindi ancora vita.

Feste moderne
Nel neopaganesimo Beltane si festeggia con grandi festival in tutta Europa e negli Stai Uniti. Anche in Italia si organizzano molti festival a carattere celtico, soprattutto al nord. A Edimburgo, in Scozia, Beltane è molto sentito: la Edinburgh Fire Society organizza una spettacolare manifestazione nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio con una fastosa processione degli Dei, richiamo degli Elementi con figuranti in costume e altri seminudi dipinti da capo a piedi, giochi pirotecnici, danze tribali e musiche con strumenti a percussioni dal ritmo sferzante che vanno avanti per tutta la notte.
Per il sabba di Beltane l’altare viene decorato con rose e biancospino, candele rosse e bianche e una coppa con l’athame al suo interno. Uno dei rituali tipici è quello di versare una coppa di vino e una di latte nel terreno, atto che ricorda il sangue e lo sperma divini che propiziano la Terra.



Testo protetto da Copyrighted e Creative Commons
Illustrazione: Natasa Ilincic

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