Siamo nelle antiche lande
nord e centro-europee. E’ la notte a cavallo tra il 30 aprile e il primo maggio… è
Beltane!
Questa festività segna l'esplosione
della Natura tramite l'unione divina maschio-femmina: la ierogamia. Ci troviamo
nel momento di massima fertilità e le varie culture dei tempi passati (non
importa se europee, orientali o mediorientali) celebravano la forza generante
tramite l'antico "atto creativo" ovvero il sesso.
L'unione Sacra
Beltane è una festa di origine
gaelica che celebra la sacra unione sessuale degli Dei, affinché le terre siano
feconde e abbondanti di frutti; essa segna anche l’inizio dell’estate, poiché
gli antichi solevano dividere l'anno in due grandi stagioni. La radice bel
significa "brillante" e si trova nei nomi di Belisama e Belenus: gli
Dei celtici della luce, del fuoco e della guarigione. Tutto questo fa
riferimento ai falò che i Druidi accendevano in occasione della festa stessa,
per richiamare sulla Terra il potere vitale del Sole. Beltane – chiamato anche
“May Day” in riferimento al primo giorno del mese – si celebra nella notte tra
il 30 aprile e il 1° maggio, questo perché i Celti salutavano il nuovo giorno a
partire dal tramonto del giorno precedente. Come Samhain (31 ottobre/1°
novembre) è il passaggio alla morte/inverno, Beltane è quello che porta alla
vita/estate.
Tale celebrazione discende
direttamente dai rituali ierogamici che si svolgevano ancor più anticamente in
Mesopotamia e che rievocavano l’unione di Inanna e Dumuzi: la grande Dea Madre
e il Dio pastore. Il tema era quindi l'unione, come abbiamo detto, ma non si
tratta semplicemente di sesso, bensì di procreazione: gli antichi credevano a
quella che viene chiamata "magia simpatica" ovvero un atto simbolico
che produce un effetto simile nella realtà. In altre parole la sacerdotessa che
incarnava la Dea si univa ad un uomo scelto tra il popolo che incarnava il Dio
e dalla loro unione sacra si evocava la fertilità dei campi e delle messi. E'
importante capire quanto in profondità toccasse lo spirito cultuale del tempo,
infatti l'intero mese di maggio era destinato esclusivamente all'unione degli
Dei e i mortali non potevano sposarsi in questo periodo.
Simbologie
Le simbologie che rimandano
all'atto sessuale sono parecchie. La più conosciuta è quella del Palo di Maggio:
un lungo palo viene decorato con nastri bianchi e rossi (bianchi per indicare
lo sperma maschile e rossi per il mestruo femminile) atti a propiziare
l’abbondanza che scaturisce dal fallo infilato nella terra. Il rito completo
prevede che in cima venga posta una coroncina di fiori e che, mentre uomini e
donne danzano in modo da intrecciare i nastri, questa piano piano scenda fino a
terra, così da rappresentare, ancora una volta, la compenetrazione dei due
sessi. Un legno tipico per il palo di maggio è quello di acero, “maple” in
inglese, la cui pronuncia ricorda molto la parola “maypole”, cioè palo di
maggio.
Altra immagine simbolo di questa
gioiosa festa è il pugnale infilato in una coppa: rappresentazione del
principio maschile che penetra quello femminile. La coppa, a sua volta, è la
versione in piccolo del calderone magico, ovvero il caldo utero femminile che,
come un forno, fa lievitare la vita. La lama e il calice erano due elementi
talmente importanti nella ritualità sacra che fino ad un paio di secoli fa
sull'altare delle chiese cattoliche insieme al calice di vino vi era un
pugnale. Pensate all'atto liturgico descritto nella Bibbia in cui "Gesù
prese il pane e lo spezzò" e ancora " Allo
stesso modo, prese il calice
del vino..." ecc. Ebbene è chiarissimo da dove venga questo rito così
connesso alla carne e al sangue: un rito antico, terreno, strettamente legato
alla vita che viene prodotta da corpo femminile (il pane è da sempre il simbolo
del corpo della donna, così come dimostrato dai vari culti antichi delle Dee
del grano; mentre il vino è il chiaro simbolo mestruale).
Passiamo oltre. Come abbiamo
detto Beltane è strettamente legato all’Elemento Fuoco. Anticamente si
spegnevano tutti i fuochi nelle case, il druido accendeva un grande falò
rituale e con la sua fiamma ognuno riaccendeva il fuoco domestico. Un
importantissimo rito lustrale era quello di far passare i bovini fra due grandi
falò affinché si purificassero per prevenire le malattie. Le donne correvano
per i campi a cavallo di una scopa – ancora un simbolo fallico – e con essa
saltavano i falò per propiziare la fertilità dei campi e delle messi; proprio
a causa di questa pratica nell'immaginario collettivo la strega vola sulla
scopa.
La ritualità legata al
fuoco-purificatore è ben nota nel paganesimo, e in questa festa (così come
negli altri sabba) è più che mai forte di significati. Fuoco, passione, sesso,
perciò fertilità e vita. E ancora: fuoco, purificazione, guarigione e quindi
ancora vita.
Feste moderne
Nel neopaganesimo Beltane si festeggia
con grandi festival in tutta Europa e negli Stai Uniti. Anche in Italia si
organizzano molti festival a carattere celtico, soprattutto al nord. A
Edimburgo, in Scozia, Beltane è molto sentito: la Edinburgh Fire Society
organizza una spettacolare manifestazione nella notte tra il 30 aprile e il 1°
maggio con una fastosa processione degli Dei, richiamo degli Elementi con
figuranti in costume e altri seminudi dipinti da capo a piedi, giochi
pirotecnici, danze tribali e musiche con strumenti a percussioni dal ritmo
sferzante che vanno avanti per tutta la notte.
Per il sabba di Beltane l’altare
viene decorato con rose e biancospino, candele rosse e bianche e una coppa con
l’athame al suo interno. Uno dei rituali tipici è quello di versare una coppa
di vino e una di latte nel terreno, atto che ricorda il sangue e lo sperma
divini che propiziano la Terra.
Testo protetto da Copyrighted e Creative Commons
Illustrazione: Natasa Ilincic
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