Quando da bambina sentivo parlare per la prima volta di Halloween e
guardavo incuriosita tutti quei costumi da mostri, streghe e fantasmi,
immaginavo già un ipotetico vestito da streghetta e nulla al mondo mi
avrebbe indotto a pensare che quella festa avesse qualcosa di sbagliato.
Anzi, nella mia mente di bambina priva di pregiudizi mi chiedevo con
sincero entusiasmo perché anche da noi non si facesse una festa così
simpatica, invece di rinchiuderci in due giorni di assoluta austerità,
sentimento fuori luogo persino per un cimitero.
Il cimitero è infatti un luogo che per me ha sempre rappresentato la
serenità e la pace sopra ogni concetto religioso e ho sempre pensato che
i resti sepolti lì appartengano a persone esistite davvero, che in vita
hanno avuto il nostro stesso sentire, e che il fatto di essere morti
non li renda in nessun modo più degni di rispetto di quanto non gliene
sia dato quando erano in vita. L’austerità perde quindi di significato
in un contesto che andrebbe invece valorizzato per la sua importanza
spirituale. Non è possibile immaginare la morte come un fatto di
appannaggio esclusivamente religioso, penso invece che la Morte sia uno
dei tanti aspetti della Vita, né più e né meno di altri momenti come la
nascita ad esempio; e perciò si tratta di un fatto il cui appannaggio
spetta solo alla Natura.
Gli antichi, ovvero le persone da cui proveniamo e non gente astratta
descritta nei libri di storia, erano persone molto più connesse con la
Natura di quanto lo siamo noi “moderni” e sapevano perfettamente che
l’osservazione dei cicli naturali era la chiave per arrivare al Divino.
In particolar modo furono i Celti a lasciare a noi la maggior parte
delle tradizioni che oggi scioccamente collochiamo nella cultura
cristiana. E la commemorazione dei morti fa parte di quelle. Avendo già
parlato in queste pagine delle origini europee della festa di Halloween mi voglio ora soffermare sugli aspetti moderni e post-moderni e soprattutto su ciò che la gente crede di sapere in merito.
Ho notato negli ultimi anni un crescendo incontrollato di azioni di
terrorismo religioso legato ad Halloween ad opera di gruppi estremisti i
quali preferiscono di gran lunga diffondere notizie false o distorte ad
hoc anziché soffermarsi sulla possibilità che ci sono altre culture al
mondo, ugualmente aventi diritto di esistere proprio come la loro.
Purtroppo però alcune persone non riescono ad accettare il concetto
fondamentale che lo stesso Cristo professava proprio per le loro
orecchie: la tolleranza.
Halloween altri non è che l’antica celebrazione celtica riservata
alla commemorazione dei morti, che nei millenni si è trasformata –
esattamente come tantissime altre – in quella scanzonata festa in cui
zucche e fantasmi la fanno da padrona per motivi folcloristici e non
certo per idee sataniste come qualcuno ama balbettare in giro. Un
vecchio adagio recita: “Il male è negli occhi di chi guarda” ed è
esattamente questo il caso di cui stiamo parlando. L’uomo teme per sua
natura ciò che non conosce e lo sappiamo bene noi italiani che
importando le nostre tradizioni popolari in America abbiamo rischiato
più volte il linciaggio da parte dei puritani che prima di noi abitavano
in quelle zone. Per far un esempio, se non avete mai sentito parlare
della Benedicaria, vi basti sapere che si tratta di una forma di magia
cristiana e che – guarda caso – esiste solo nelle popolazioni americane
di origine italiana e oggi è considerata alla stregua dell’esoterismo
cattolico, tanto che alcuni riti vanno fatti con l’aiuto del parroco.
Insomma il mondo è bello perché è vario e questa meravigliosa varietà
non va in nessun modo omologata a suon di allarmismi religiosi.
Penso
al fatto che siamo nel 2016, a quasi mille anni di distanza da quando
fu fondata l’Inquisizione, e andiamo nello spazio, creiamo strumenti
tecnologici impensabili fino a pochi decenni fa, facciamo camminare i
disabili con protesi intelligenti… ma allo stesso tempo crediamo a
superstizioni medievali priva di ogni logica e soprattutto di buon
senso. Quando sento queste assurdità mi aspetto da un momento all’altro
che uno di questi signori del nuovo terrorismo inquisitorio scappi via
davanti ad una foto digitale gridando che gli è stata rubata l’anima…
La festa dei morti viene celebrata in tutto il mondo in tantissimi
modi diversi, ad esempio in Messico si confezionano teschi di zucchero
coloratissimi da regalare ai bambini; in Oriente c’è l’Hangry Ghost
Festival in cui tutti commemorano i propri defunti bruciando oggetti di
carta come scarpe o vestiti finti. Vorrei chiedere a quegli integralisti
cattolici cosa farebbero se un giorno arrivassero gruppi di minoranze
messicane a riempire i negozi di teschi colorati anziché di zucche:
gridereste all’allarme satanista anche in quel caso così palesemente
erroneo?
Ma soprattutto vorrei chiedere ai cristiani moderati cosa state
facendo di preciso contro questo movimento repressivo? Restate a
guardare senza fare nulla o pensate di porre un freno contro coloro che
ledono innanzi tutto la vostra immagine e quella della Chiesa?
Einstein diceva che il mondo va male non tanto per colpa dei cattivi, ma per colpa dei buoni che rimangono in silenzio.
E con queste dotte parole di un uomo che ha cambiato il mondo con la
scienza e non con le superstizioni vi lascio invitandovi a conoscere davvero
cosa è Halloween, quali sono i fantomatici legami con il Satanismo o con
le tradizioni americane e sopra ogni cosa vi invito a ragionare con la
vostra testa. Non lasciate offendere la vostra intelligenza: www.levereoriginidihalloween.it
Articolo originariamente scritto da Monica Casalini per la rivista Italia Magazine
Immagine di Alexander Raths
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